Immigrazione: Maroni, premi a chi non li accoglie. 'In Lombardia sono troppi, rischio tensioni sociali'

1_maroni1_art(ANSA) - ROMA, 12 GIU - "Nessuna punizione, premiamo semmai. I comuni che non se li prendono, certo". Cosi' il governatore lombardo Roberto Maroni torna in un'intervista a Repubblica sul tema dell'accoglienza agli immigrati. "La Lombardia ha il piu' alto numero di immigrati regolari - afferma -, 1,3 milioni, il 13 per cento della popolazione. La media nazionale e' dell'8, siamo ben oltre la media", e "in un periodo di crisi molti di questi stranieri hanno perso il lavoro e cosi' aumentano le tensioni sociali". "Penso che nella ripartizione degli immigrati bisogna tener conto della sollecitazione che viene dai presidenti delle Regioni - prosegue -. Con Zaia e Toti non facciamo questo perche' siamo in campagna elettorale, ma perche' siamo preoccupati". Le affermazioni fatte nel 2011 in qualita' di ministro dell'Interno ('Nessuno puo' dire no agli immigrati', ndr), spiega Maroni, non sono una contraddizione: "Sono situazioni diverse. Adesso la questione e' piu' sofferta nelle comunita' locali. Avrei la soluzione comunque, anche se Alfano vuole solo polemizzare con me". "Renzi dovrebbe andare a New York, all'Onu, parlare col segretario generale e numeri alla mano dire che c'e' una crisi umanitaria senza precedenti nel Mediterraneo. Le Nazioni Unite devono fare un'operazione di life keeping, salvare delle vite, quel mezzo milione di persone pronte a partire. Senno' a cosa serve l'Onu?". La proposta di usare le caserme per l'accoglienza? "C'e' un accordo fatto tra conferenza regioni e governo, del luglio 2014. Abbiamo fatto presenti quattro criticita', a cui il governo non ha risposto. Serve un monitoraggio in tempo reale dei luoghi dove possano andare, mi sarei aspettato una verifica, tutto cio' non e' stato fatto, per cui adesso mi rifiuto, cosi' e' improvvisazione".